La musica, intesa come tensione di identità e riferimenti, si trasforma in un intenso andirivieni tra l’espressività e una ritrovata perfezione interiore: identità, posizione, punto di vista e di riferimento vanno ad assumere un ruolo centrale nella produzione musicale.
Ha studiato composizione con il professor Johannes Fritsch all’Università di Colonia. Dal 21 maggio 1987 alle 16:11 ha iniziato a lavorare con musica liberamente improvvisata e nuova musica come sassofonista e clarinettista.
Lo spettro delle composizioni spazia dalla musica annotata con precisione – da solista a orchestrale ed elettronica – a forme e concetti aperti che cercano sempre di integrare lo spazio della performance e il pubblico
I membri della SIO non fanno distinzione tra musica colta e popolare, improvvisata o composta a tavolino. Ogni pratica richiede un impegno ed un’attenzione particolare, una responsabilità ludica, perché fare musica, così come vivere, significa mettersi costantemente in gioco.
Coniugando musica, cultura e società, l’ensemble ha svolto una serie di residenze creative per l’esecuzione di nuove opere non soltanto legate a forme tradizionali di scrittura musicale.
Cosa può fare la musica di fronte alle continue morti ai confini dell’Europa? Può aiutarci a comprendere gli aneliti e le speranze di coloro che non incontreremo mai?
Su un piccolo peschereccio nel Mediterraneo, non lontano dalle isole di Lampedusa e Linosa, circondato da distese d’acqua infinite, una violista suona un concerto – senza un pubblico visibile, solo per i morti che hanno perso la vita sulla via dell’Europa.
Le musiche sono nuove composizioni, nate dalla ricerca sull’acqua, che sfuma il pentagramma della musica occidentale, e da una musica seriale costituita da sequenze numeriche delle coordinate geografiche, per solo viola, il suo corpo di legno e la voce umana. Con il video del concerto e le grandi partiture di carta con le composizioni di acqua e le sequenze numeriche, Ruth Kemna racconta questo viaggio insolito: Ogni persona al mondo è un inizio – anche questa performance immersiva è un inizio, un tentativo di piangere per qualcuno che non si conosce, di suonare musica viva per tutti noi.
Il ricavato dei biglietti è destinato all’organizzazione Ragazzi Baye Fall che a seguire della inaugurazione faranno un buffet che sarà l’occasione per uno scambio di idee e una conversazione.
Sostenuto da: Unione Europea, Goethe Institut, Curva Minore, Atelier Nostra Signora