15 dicembre \ sala Perriera - Cantieri Culturali alla Zisa

TRANSDUCTION a cura di Benedetto Basile

ore 19.00 Musica sperimentale, improvvisazione radicale e altre visioni musicali
TRANSDUCTION PROJECT ENSEMBLE

a cura di Benedetto Basile

Benedetto Basile flauti traversi e ammennicoli vari

Andrea Ardizzone tromba

Marcello Cinà sax soprano

Ornella Navanzino violino

Simone Sfameli elettronica, percussioni

Miriam Palumbo voce narrante

Rossella Letizia danza

Improvvisazione radicale sulle molteplici espressioni grafiche che, nel secolo scorso, hanno contribuito a cambiare il modo di intendere e fare musica in Occidente. Il nome rimanda al concetto di “trasduzione”, qui intesa come trasmissione dell’energia creativa dalla sfera conscia a quella inconscia e viceversa.

Fondato da Benedetto Basile (flautista, performer, conductor e (non)compositore che da oltre un decennio dedica la sua ricerca alle relazioni esistenti tra processi creativi razionali e intuitivi), il Transduction Project Ensemble esplora le molteplici espressioni della creatività contemporanea. Il nome del gruppo rimanda al concetto di “trasduzione”, qui intesa come trasmissione dell’energia creativa dalla sfera conscia a quella inconscia e viceversa, secondo l’idea che l’improvvisazione (in senso ideale e assoluto) vada intesa quale effetto di un processo psico fisico di natura fluida connesso all’attività dell’inconscio, mentre la composizione, di contro, è frutto di un’attività organizzativa di tipo razionale il cui prodotto è fissato rigidamente attraverso la scrittura.

La relazione tra fluidità e fissazione dei modi del comportamento musicale possono, così, essere intesi quale espressione di quella polarità di opposti che nel processo alchimistico junghiano devono essere congiunti, al fine della scoperta della totalità del Sè. Transduction è, inoltre, il nome che Benedetto Basile ha dato al proprio sistema di scrittura (filiazione naturale della Conduction® di Butch Morris), concepito come ausilio per attivare ed esplorare le potenzialità di queste due modalità di espressione creativa.

 

Il gioco di parole del titolo della performance rimanda a più livelli interpretativi della stessa. Di seguito alcuni di questi (in ordine de-razionalizzante e da non prendere troppo sul serio):

  •   Razionale didascalico: l’utilizzo rigido e libero di materiali cageani inteso in senso strutturale o a-strutturale.
  •   Metaforico – riflessivo: La relazione tra improvvisazione e composizione. La necessità dell’attività definente da parte della ragione, al fine di non perdersi nel magma indifferenziato dell’attività creatrice.
  •   Metaforico: l’utilizzo di materiali musicali, verbali, concettuali cageani in maniera rigida o libera diviene riflessione sulle gabbie e i vincoli che limitano i nostri comportamenti o la nostra visione dell’esistente.
  •   Analogico – simbolico: la lotta tra i poli opposti dell’esistente e i tentativi di conciliazione degli opposti.
  •   Proiettivo: tutto quello che il pubblico vi vedrà che vada oltre la nostra immaginazione e che noi, fin da ora, sottoscriviamo in toto pur non avendo idea di cosa si tratti.
  •   Folle: l’esatto contrario dei precedenti punti o la loro negazione. Inoltre tutto ciò che di non previsto, non voluto e non desiderato accadrà durante la performance.

Il tutto sotto lo sguardo più o meno distaccato del compositore che amava andare a funghi.

Info & Prenotazioni

10 euro _ intero
8 euro _ ridotto (studenti, under25 e possessori della carta Feltrinelli)

biglietteria online: https://www.vivaticket.com/it/ticket/transduction-project/255626?culture=en-gb

@sala Perriera –> https://maps.app.goo.gl/fQzsCiSRUAwAjiu98